L'empatia come competenza culturale nella sua dimensione cognitiva, premurosa e sociale consiste in un processo intenzionale che consente di entrare in relazione profonda con l'altro senza perdere la propria identità e i confini tra lui/lei e te. Per fare ciò, è necessario sapere come identificare e riconoscere le proprie emozioni per poi poterle riconoscere nelle altre persone; se non conosciamo noi stessi e se non sappiamo nemmeno come distinguere le nostre emozioni non riusciremo mai a capire quelle degli altri.

Il discorso sull'empatia è stato approfondito a lungo nel campo della psicologia, della sociologia e della psicoterapia, tanto che gli esperti sono giunti a definire diverse tipologie di empatia, come l'empatia positiva e negativa rispetto alla capacità di condividere o no la gioia degli altri. Esistono però altre tipologie di empatia, che appartengono agli studi di empatia interculturale:

·         Empatia comportamentale: comprendere i comportamenti di una cultura diversa e le loro cause, comprendere la ragione di tale comportamento e le catene di comportamenti correlati;

·         Empatia emotiva: riuscire a percepire le emozioni vissute dagli altri, anche in culture diverse dalla propria;

·         Empatia relazionale: comprendere la mappa delle relazioni del soggetto e dei suoi valori affettivi nella cultura di appartenenza;

·         Empatia cognitiva: comprendere i prototipi cognitivi attivi in un dato momento del tempo in una specifica cultura, le convinzioni di cui è composto, i valori, le ideologie, le strutture mentali che i soggetti culturalmente diversi possiedono e ai quali si aggrappano.

 

Nel contesto scolastico, al fine di migliorare le relazioni tra gli alunni e gli insegnanti, così come tra gli studenti stessi, forse dovremmo seguire l'esempio danese per introdurre l'empatia come materia accademica a scuola. In questo modo, ogni studente sarebbe in grado di capire meglio gli altri e le loro emozioni. Se così fosse, lo stesso sistema scolastico e i metodi di insegnamento cambierebbero e troverebbero basi diverse e più tranquille. Ad esempio, oggigiorno non tutti gli insegnanti sono in grado di mostrare empatia verso i loro studenti e allo stesso tempo esistono diverse difficoltà di relazione tra bambini e ragazzi che frequentano la scuola creando un mix di aspetti che potrebbero facilmente innescare il fenomeno del bullismo.

L'uso e la condivisione dell'empatia è da considerarsi una condizione fondamentale per lo sviluppo delle capacità comunicative e dell'interazione nella situazione di differenza, svantaggio socio-culturale o disabilità. Una buona pratica da menzionare è la "Didattica delle emozioni"[1] che promuove la costruzione dell'empatia e della condivisione reciproca del clima nella classe attraverso una serie di esercizi e strategie guidati dall'insegnante / educatore nella vita scolastica quotidiana. Testato e standardizzato nelle scuole italiane, The Didactic of Emotions è stato inizialmente un progetto europeo finanziato nell'ambito dell’Erasmus + ed è attualmente attivo in alcune scuole di Palermo, in Sicilia.



[1] U. Mariani, R. Schiralli "Intelligenza emotiva a scuola.Percorso formativo per l'intervento con gli alunni" Le Guide. Erickson -  https://www.erickson.it


Τελευταία τροποποίηση: Κυριακή, 15 Ιουλίου 2018, 8:59 PM